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martedì, Gennaio 14, 2025
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Supplenze su sostegno, UIL Scuola RUA: utilizzare i docenti specializzati quando disponibili

L’art. 14 comma 6 Legge 104/1992 dispone che:

l’utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati. Ciò nell’interesse esclusivo degli studenti disabili che hanno diritto a usufruire dell’assistenza di docenti specializzati”.

La norma prevede quindi che l’utilizzazione di docenti privi del titolo di specializzazione sul sostegno possa avvenire unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati. Ciò proprio nell’interesse esclusivo degli studenti con disabilità che hanno diritto a usufruire dell’assistenza di docenti specializzati. 

L’INVIO DELLE MAD
La circolare supplenze 2023/2024 (che ricalca quella degli anni precedenti) per quanto riguarda le convocazioni su posto di sostegno prevede che, in caso di esaurimento delle graduatorie di istituto, anche delle scuole viciniori, il dirigente scolastico conferisce la supplenza in ordine:

  • all’aspirante che ha manifestato la propria disponibilità tramite MAD e che non sia inserito in alcuna graduatoria della stessa o di altra provincia, individuandolo prioritariamente tra i docenti abilitati e i docenti specializzati;
  • successivamente, tra coloro che hanno conseguito il titolo di studio previsto, pur non essendo specializzati. 

In sostanza, è possibile attingere dalle MAD solo una volta esaurite le graduatorie d’istituto, comprese quelle incrociate, cosa che nella scuola secondaria è praticamente impossibile.  

LA PROPOSTA DELLA UIL SCUOLA
Utilizzare docenti specializzati quando disponibili: è la soluzione già inserita in una norma di legge (la Legge Quadro 104/92, art.14, comma 6*) in vigore ma disattesa.

Nel concreto: per garantire il più possibile che gli alunni con disabilità abbiano un docente specializzato, gli Uffici scolastici provinciali – questa la proposta della Uil Scuola Rua che riprende il dettato della norma – una volta esaurita la prima fascia della propria provincia, devono adottare soluzioni efficaci per assumere insegnanti specializzati da altre province, prima di passare a nominare da seconda fascia o da graduatorie incrociate.

Un percorso praticabile attraverso:

  • L’adozione della mini-call veloce per assegnare in modo obiettivo e trasparente gli incarichi a tempo determinato per i posti residuali di sostegno. Soluzione già praticata per i contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo.
  • La creazione di graduatorie nazionali per gli insegnanti di sostegno, con la possibilità di indicare preferenze su base nazionale.
  • Concedere agli insegnanti specializzati su uno specifico grado di scuola di produrre domanda su posti di sostegno in altri gradi di scuola qualora siano esauriti i docenti specializzati.

Un sistema che consentirebbe di ridurre le attuali distanze tra reali necessità delle scuole e presenza di personale specializzato, e di riequilibrare l’alta l’offerta di corsi delle università e le reali esigenze dei territori.

Pochi esempi: in Lombardia mancano 9.250 posti di sostegno a fronte di 1.170 posti offerti dalle università. Situazione simile in Piemonte – con il 12% di posti vuoti e poco meno del 2% di posti offerti dalle università piemontesi.

Così in tutto il Nord. Capovolta la situazione al Sud: ad esempio, in Sicilia, i posti sul sostegno sono meno di 700, a fronte di 5mila corsi attivati dagli atenei dell’isola. Nel Lazio, i corsi offerti sono 7 mila, 2 mila i posti.

VEDI IL SITO DELLA UIL SCUOLA

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