venerdì, Febbraio 7, 2025
HomeSostegno e inclusioneChe anno accademico avrà il TFA sostegno?

Che anno accademico avrà il TFA sostegno?

L’8 febbraio 2019 è stato pubblicato il decreto n. 92 che disciplina in via definitiva le procedure di specializzazione sul sostegno di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 (c.d. TFA sostegno). 

A questo punto si attende l’ulteriore decreto ministeriale con cui si autorizzeranno i percorsi di specializzazione per ciascuna università, si distribuiranno i posti del contingente nazionale fra i vari atenei e si fisseranno le date delle prove preselettive, date che saranno uniche a livello nazionale per ciascun ordine\grado di scuola. Di conseguenza, diversamente dai precedenti cicli, non sarà consentito partecipare alle selezioni in più università.

Al decreto ministeriale in questione, seguiranno poi i bandi delle singole università. Si ricorda a tal proposito che ciascuna università emanerà il proprio bando che, nella cornice definita dal DM 92/2019 e del DM 30 settembre 2011, fisseranno, tra l’altro, i titoli valutabili, le modalità di presentazione delle domande di partecipazione e gli argomenti su cui verteranno le prove selettive.

QUALE SARÀ L’ANNO ACCADEMICO DI RIFERIMENTO?
Il MIUR con nota Prot. n. 25818 del 14 settembre 2018 destinata alle Università italiane aveva stabilito l’avvio dei percorsi di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità, della scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, per l’anno accademico 2018/2019. Già con tale nota quindi si faceva riferimento all’anno scolastico in questione.

Anche il DM 92/2019 dell’8 febbraio 2019 fa riferimento allo stesso anno accademico. Infatti, l’art. 1 comma 1 prevede che:

Il presente decreto detta disposizioni concernenti i percorsi di specializzazione per il sostegno agli alunni e alle alunne con disabilità della scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di I e II grado, integrando e aggiornando, a decorrere dall’anno accademico 2018/19“.

Possiamo quindi concludere che quasi certamente anche i bandi emanati dalle singole università indicheranno come anno accademico di riferimento il 2018/2019, nonostante il corso sarà frequentato prevalentemente nell’anno successivo. Del resto anche in occasione degli scorsi cicli, nonostante i bandi fossero stati emanati nel periodo di aprile\maggio, l’anno accademico di riferimento fu quello in corso al momento dell’emanazione del bando e non quello successivo di effettiva frequenza del corso.

Si tratta di un aspetto rilevante stante il divieto di contemporanea iscrizione a due corsi universitari e di conseguire due titoli accademici nello stesso anno.

Per un approfondimento sul punto si veda questo articolo.

DM 92/2019

 

ARTICOLI CORRELATI

ARTICOLI PIÙ POPOLARI

ULTIMI ARTICOLI