Il ministero dell’istruzione e del merito ha illustrato oggi alle organizzazioni sindacali la bozza di decreto ministeriale per le assunzioni da prima fascia Gps Sostegno finalizzate al ruolo per l’anno scolastico 2023/2024. La procedura, come è noto, consentirà agli aspiranti inseriti a pieno titolo nella prima fascia GPS sostegno e nel correlato elenco aggiuntivo di ottenere un incarico a tempo determinato durante il quale svolgere l’anno di prova e formazione, al termine del quale dovrà anche essere sostenuto il test già previsto per gli immessi in ruolo di quest’anno e – novità introdotta dal DL 44/2023 – una lezione simulata innanzi al comitato di valutazione integrato, per l’occasione, da un membro esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra dirigenti scolastici, dirigenti amministrativi e dirigenti tecnici. Il decreto disciplina anche le operazioni della cosiddetta “Call veloce” con cui assegnare i posti che dovessero rimanere vacanti all’esito della procedura straordinaria da GPS.
La delegazione Anief ha evidenziato diverse criticità nel testo proposto chiedendone la pronta risoluzione. Ad esempio, il nuovo decreto ministeriale dispone, a differenza di quanto avvenuto negli scorsi anni, che in caso di rinuncia susseguente ad assegnazione di incarico finalizzato al ruolo l’aspirante venga escluso anche dalla successiva procedura per il conferimento delle supplenze. Anief ha chiesto che sia invece fatta salva, anche per quest’anno, la partecipazione agli incarichi a tempo determinato in caso di rinuncia al posto assegnato, in considerazione del fatto che quella straordinaria per il ruolo e quella per le supplenze sono comunque due procedure distinte.
Sempre il sindacato Anief ha chiesto di modificare la previsione, presente nella bozza del decreto ministeriale, di far accedere alla call veloce solo gli aspiranti che hanno preso parte alla procedura straordinaria da prima fascia Gps, evidenziando che il decreto legge non contiene tale limitazione e che, pertanto, la call veloce debba essere accessibile anche a chi non abbia eventualmente preso parte alla procedura iniziale.
Infine, Anief ha chiesto di rimodulare interamente quanto attualmente previsto per gli specializzati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo: come è noto, infatti, il DL 44/2023 ha escluso tali aspiranti dalla procedura straordinaria, lasciando aperta per loro la possibilità di ottenere incarichi a tempo determinato con clausola rescissoria (che scatterebbe in caso di mancato riconoscimento) e prevedendo per chi, invece, ne otterrà la validazione e sarebbe rientrato tra i nominati di quest’anno, la priorità assoluta alle nomine in ruolo su sostegno nell’anno scolastico successivo al riconoscimento.
Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, intervenendo sul punto, ha ribadito la contrarietà del sindacato rispetto a tale esclusione ed ha evidenziato come, in ogni caso, sia “necessario consentire agli aspiranti con titolo estero, in attesa del riconoscimento del titolo conseguito, di presentare comunque domanda per la procedura straordinaria, al fine di poter chiaramente individuare chi, tra di loro, maturerà l’effettivo diritto alla nomina prioritaria post validazione. Non può essere considerata sufficiente la mera ricognizione degli aspiranti con titoli esteri annunciata dal ministero e che condurrebbe all’avvio di un ulteriore e vasto contenzioso”, ha concluso Pacifico.