L’Associazione professionale sindacale Dirigenti Scuola Di.S.Conf, facendo seguito alle numerose segnalazioni pervenute dagli iscritti, ha inviato una lettera alla Ministra dell’Istruzione On. Azzolina, chiedendo urgenti chiarimenti sulle seguenti questioni:
- desta preoccupazione il messaggio riportato sul sistema SIDI, secondo il quale, su richiesta della Direzione generale per il personale scolastico, l’eliminazione della clausola risolutiva per i contratti stipulati ai sensi dell’art. 231-bis del D.L. 34/2020 sarebbe stata prevista solo in riferimento al personale docente ed educativo. Giova ricordare che, a seguito delle modifiche apportate in sede di conversione dal D.L. 104/2020, e come ribadito dalla stessa nota prot. N. 1870 trasmessa da codesto Ministero il 14 ottobre u.s., tale previsione è stata estesa anche al personale ATA rientrante nel cosiddetto organico Covid. Sic stantibus rebus, il contrasto tra normativa vigente ed applicativo SIDI rischia di creare un contenzioso che vedrebbe ingiustamente coinvolti i dirigenti scolastici i quali, in qualità di parte datoriale nei contratti stipulati alla luce della normativa appena richiamata, rischierebbero di dover ricorrere a licenziamenti palesemente illegittimi. Si chiede, pertanto, un tempestivo intervento che ponga fine a tale discrasia.
- Ulteriori perplessità scaturiscono dalla mancata previsione della condizione di fragilità anche per la dirigenza scolastica. Non è superfluo evidenziare che il ricoprire posizioni apicali all’interno di un’organizzazione, con i correlati poteri funzionali e decisionali, non esclude la condizione giuridica di prestatore di lavoro subordinato. Se, dunque, il concetto di fragilità va individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto e può evolversi sulla base di nuove conoscenze scientifiche sia di tipo epidemiologico sia di tipo clinico (Circolare del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 settembre 2020, n. 13), sembra opportuno che si faccia chiarezza sulla possibilità di estendere tale condizione anche alla dirigenza.