Ha preso avvio da qualche settimana l’iter di approvazione del disegno di legge di bilancio per il 2021. Di seguito illustriamo le proposte della CISL scuola con riferimento ai docenti di sostegno.
Secondo la CISL scuola, è ampiamente condivisibile l’intervento che amplia la dotazione dell’organico di diritto degli insegnanti di sostegno di 25.000 posti nel prossimo triennio. Si segnala però che a tale misura occorre associare politiche sul reclutamento necessarie per favorire la continuità didattica, a maggior ragione per gli studenti con disabilità. In particolare, riteniamo che questo primo provvedimento sull’organico del sostegno contenuto nella bozza della legge di bilancio, debba essere affiancato da almeno altre due linee di intervento:
Rivedere le modalità di reclutamento, per rispondere rapidamente e con efficacia alla richiesta di docenti di sostegno nelle scuole. Possono essere immaginate alcune ipotesi:
- All’esame finale del percorso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno che prevede una selezione in ingresso con superamento di specifiche prove, è assegnato valore di prova concorsuale per l’insegnamento sul sostegno. Il reclutamento pertanto avviene per scorrimento di una graduatoria per titoli rispettosa dell’articolo 95 della Costituzione (il titolo di accesso ha valore di prova concorsuale) cui accedono gli aspiranti in possesso della specializzazione sul sostegno conseguita attraverso i percorsi di cui al DM 249/2010. Le assunzioni dalla suddetta graduatoria di merito avvengono all’esito delle assunzioni dalle procedure di reclutamento da graduatorie già vigenti (GAE, GM 2016, GMRE 2018, GMRE 2020) e tenuto conto dei posti già assegnati ai concorsi ordinari banditi nel 2020. Tale disposizione, a regime, potrebbe costituire un unico canale di reclutamento, attraverso la graduatoria di merito al termine di ciascun ciclo di formazione specialistica. A regime la graduatoria di cui sopra potrebbe inoltre sostituire la GPS di I fascia di sostegno finalizzata all’attribuzione delle supplenze sul sostegno, raggiungendo un importante risultato: quello di consentire continuità ai medesimi docenti per scorrimento della stessa graduatoria sia per il ruolo, via via che si determinano disponibilità sia per le supplenze sui posti in deroga.
- In alternativa, all’esito delle assunzioni dalle procedure di reclutamento da graduatorie già vigenti (GAE, GM 2016, GMRE 2018, GMRE 2020) e fatte salve le assunzioni sui posti già assegnati ai concorsi ordinari banditi nel 2020, il ministero bandisce una procedura per l’assunzione sui posti di sostegno cui accedono gli aspiranti forniti del titolo di specializzazione sul sostegno. La graduatoria di merito è predisposta sulla base dei titoli posseduti e della valutazione di una prova orale cui è assegnato un punteggio pari al 40% del totale attribuibile. La prova non prevede un punteggio minimo. La procedura si attiva al termine di ciascun ciclo di TFA sul sostegno. È possibile una variante che riprende il meccanismo dell’ex FIT 2018 con assunzione a T.D e trasformazione del contratto a T.I al termine del periodo di prova.
Definire una nuova modalità per la formazione iniziale finalizzata al conseguimento del titolo di specializzazione sul sostegno.
Terza misura da prevedere, dopo l’incremento dei posti di organico di sostegno e un più efficace sistema di reclutamento è quella che consenta di incrementare il numero dei docenti formati sul sostegno, drammaticamente insufficienti in diverse realtà del Paese. La previsione di fondi per la formazione dei docenti non specializzati sul sostegno di cui al comma 2 dell’articolo 163 della bozza di legge di bilancio risulta un’azione poco efficace se non ricondotta al tema più generale della specializzazione per l’insegnamento sul sostegno. Serve una norma che svincoli l’offerta di percorsi dal regime autorizzatorio, da parte del MEF, previsto nella normativa vigente DM 249/2010 e che assicuri, da parte degli ATENEI l’offerta necessaria sulla base del fabbisogno di docenti specializzati che il ministero dell’istruzione deve rilevare annualmente tenendo conto dell’incidenza di contratti stipulati con personale privo di titolo. L’accesso al percorso di specializzazione va inoltre incentivato e reso fruibile ai docenti che hanno maturato tre anni di servizio sul sostegno. Deve essere pertanto riconosciuta in termini di crediti formativi la formazione prevista dal comma 2 dell’articolo 164 della legge di bilancio come pervenuta all’esame della Camera. In alternativa all’intervento in legge di bilancio, le misure proposte in tema di formazione iniziale sul sostegno potrebbero esser affrontate nella più complessiva riforma della formazione iniziale oggetto del tavolo previsto dal DL. 22/2020, occasione nella quale rivedere le modalità per consentire l’accesso a percorsi abilitanti, oltre che con misure a regime, con previsioni specifiche per i docenti con tre annualità di servizio anche in vista di un canale di reclutamento a loro riservato.