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ANCODIS: il patto per la Scuola al centro del Paese in una visione inclusiva

Comunicato dell’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici (ANCoDiS) con riferimento al patto per la Scuola al centro del Paese in una visione inclusiva.

Apprendiamo con soddisfazione la notizia secondo la quale il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e le Organizzazioni Sindacali hanno firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese”.

Le parti concordano 21 punti che trattano dal reclutamento alla sicurezza, dal tema della dispersione a quello dell’inclusione, dalla formazione iniziale alla formazione continua, dalla valorizzazione alla mobilità del personale.

In particolare, Ancodis apprezza la visione che traspare anche per un nuovo modello organizzativo e contrattuale nel quale tutte le risorse professionali troveranno meritata attenzione e conseguente valorizzazione.

L’emergenza della pandemia ha imposto nuovi modelli corrispondenti agli emergenti bisogni organizzativi e alle nuove azioni didattiche delle quali necessita il sistema scolastico italiano.

“Sembra emergere, afferma il Presidente Rosolino Cicero, una nuova visione inclusiva che, coerentemente al Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale sottoscritto nello scorso mese di marzo, mette al centro la scuola nella sua complessità”.

Nel Patto per il rilancio della Pubblica Amministrazione, infatti, si vuole costruire un nuovo modello che dopo decenni di involuzione sociale deve risorgere investendo sulle risorse umane e professionali e ponendo la necessaria attenzione al “giusto riconoscimento di chi con merito lavora quotidianamente al servizio dello Stato e nelle sue articolazioni”.

“In particolare, continua Cicero, l’idea di rilanciare il sistema educativo-scolastico italiano a partire dalla valorizzazione di tutto il personale e di tutte le professionalità oggi impegnate nella quotidiana azione organizzativa, amministrativa e didattica vede i docenti Collaboratori del Dirigente scolastico fiduciosi in un cambiamento culturale di chi è sempre stato seduto al tavolo del confronto”. 

Scorrendo i 21 punti, Ancodis legge con favore il punto “prevedere efficaci politiche salariali per la valorizzazione del personale docente e ATA con il rinnovo del prossimo CCNL tramite le risorse previste nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” e il punto “prevedere in un’ottica pluriennale forme di valorizzazione di tutto il personale della scuola a partire dalla legge 207/2015 art. 1 comma 592 che appunto prevede un finanziamento di 30 milioni  di  euro  annui  a decorrere dall’anno 2020”.

Infine, il punto nel quale si legge di “prevedere nell’atto di indirizzo un adeguato riconoscimento di tutte le professionalità operanti nella scuola” ci lascia ben sperare sul fatto che finalmente le figure di sistema e i collaboratori del Ds possano avere una precisa identità giuridica e contrattuale.

E in questa nuova identità professionale caposaldo deve essere la formazione specifica in gestione, monitoraggio, coordinamento e pianificazione organizzativa, sicurezza, progettazione, coordinamento e pianificazione didattica per chi vuole percorrere una carriera integrata alla progressione per fasce stipendiali.

Secondo Ancodis, “per attuare questa “rivoluzione culturale” è necessario un confronto tra tutte le componenti nei costituendi tavoli tecnici ai quali i docenti Collaboratori del Ds – sulla base della loro quotidiana esperienza nei due campi della didattica e del funzionamento organizzativo – ritengono di poter dare un costruttivo contributo”.

Attendiamo soltanto di essere invitati per poter dire che davvero il sistema scolastico ha assunto veri caratteri inclusivi nei confronti di tutte le sue professionalità.

ANCODIS 

L’ANCoDiS sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.

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