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sabato, Gennaio 25, 2025
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Riforma del reclutamento: illustrata la bozza del Decreto Legge ai sindacati, si attende il parere della Commissione europea

Si è svolto oggi 12 aprile 2022 l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per discutere della riforma del reclutamento del personale docente, uno dei punti previsti dal PNRR.

Durante l’incontro il Ministro Patrizio Bianchi ha illustrato la bozza del Decreto Legge che dovrebbe contenere la riforma della formazione iniziale e del reclutamento docenti sulla quale si attendono i commenti della Commissione europea.

Una volta approvata la riforma, è previsto il reclutamento, attraverso il nuovo sistema, di 70.000 docenti entro il 2024.

Secondo quanto si apprende da DIRIGENTI SCUOLA, la riforma si articola su tre assi:

  1. uno schema di formazione iniziale degli insegnanti, con un percorso lineare che prevede una Laurea Magistrale o a ciclo unico all’interno durante le quali verranno conseguiti i 60 CFU necessari per conseguire l’abilitazione.
    In particolare si prevede un corso di formazione impartito da centri di Ateneo per il conseguimento di 60 crediti formativi e una prova di abilitazione che darà accesso ad un concorso pubblico, al cui superamento si accederà all’anno di prova che si concluderà con la valutazione finale e la definitiva immissione in ruolo. Nella formazione presso gli Atenei si creeranno dei percorsi in stretta correlazione con il mondo della scuola;
  2. un percorso dedicato per precari che abbiano svolto 36 mesi di servizio (negli ultimi 5 anni), i quali potranno accedere direttamente al concorso pubblico e procedere successivamente all’allineamento formativo tramite un contratto part-time ed un percorso finalizzato all’acquisizione di 30 CFU nei centri di Ateneo, con successiva prova di abilitazione ed anno di prova;
  3. Un meccanismo transitorio che consenta di anticipare l’ingresso dei giovani nel sistema.

CONCORSO E ACCESSO AL RUOLO
In tutti i tre casi il reclutamento passerebbe sempre e comunque dal superamento delle prove concorsuali.

I concorsi saranno articolati in una prova scritta a risposta multipla e una prova orale. I candidati che supereranno la prova scritta con almeno 70/100 accederanno alla prova orale.

GRADUATORIE DI MERITO
Dopo il superamento del concorso, per ciascuna classe di concorso si formeranno due distinte graduatorie:

  • una, che avrà priorità, relativa ai vincitori in possesso dei 60 CFU e dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso.
  • L’altra sui posti residui per chi ha superato il concorso ma è in possesso di soli 30 CFU.  Tali docenti stipuleranno un contratto a tempo determinato e in part-time durante il quale conseguiranno i rimanenti CFU (per arrivare ai 60 CFU richiesti).

VEDI IL REPORT DI DIRIGENTI SCUOLA

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