Si è svolto ieri l’incontro programmato tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito con oggetto le procedure di reclutamento, la mobilità e la figura del tutor per l’orientamento.
In questo articolo ci occupiamo del tema del reclutamento.
Come riporta la UIL Scuola, in apertura di confronto il Capo di Gabinetto ha informato le Organizzazioni sindacali sull’incontro che il Ministero ha avuto con la Commissione europea sulla predisposizione della fase transitoria finalizzata a conseguire l’obiettivo del PNRR delle 70.000 assunzioni entro il 31 dicembre 2024.
Il Ministero, secondo quanto emerso dagli incontri precedenti con le organizzazioni sindacali, ha presentato in sede di Commissione europea, un documento che prevede l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno o con 3 anni di servizio (quindi anche di II fascia), presenti nelle fasce delle graduatorie di supplenza, attraverso un concorso riservato che anticiperebbe il sistema dei nuovi concorsi ordinari e riservati inserito nel DL 36/2022. Tali docenti dovranno svolgere durante l’anno di formazione e prova un percorso formativo di 30 (per la I fascia) o 60 CFU (per la II fascia) con la verifica dell’apprendimento delle competenze sulle metodologie didattiche.
Sulla proposta del Ministero sembrerebbe possibile addivenire a un accordo con la Commissione Europea, ma solo per il prossimo anno scolastico. Resta al momento un nodo da sciogliere: quello la prova concorsuale finale su cui la Commissione ha posto particolare attenzione per assicurare la selettività e la qualità del percorso. Bisogna infatti assicurare effettivamente il raggiungimento degli standard professionali fissati nel PNRR.
In particolare, secondo quanto riferito dalla Commissione al Ministero, questa dovrà prevedere sia lo scritto che l’orale in uscita dal percorso. Sulle modalità della prova il Ministero ha comunicato che è previsto un ulteriore incontro con la Commissione al fine di cercare di addivenire a una soluzione condivisa.
La UIL Scuola chiede di attivare una procedura snella e veloce e che la prova finale, le cui modalità ancora non sono ben definite, dovrà basarsi sull’esperienza svolta dai docenti durante il percorso dell’anno di formazione e prova.
Come riporta la FLC CGIL, nella fase transitoria per la Commissione è opportuno affiancare all’avvio del canale transitorio da GPS anche un concorso aperto a chi ha acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 e a chi ha i 3 anni di servizio, in modo da costituire un regime parallelo che porti effettivamente a centrare l’obiettivo delle 70 mila assunzioni entro il 2024.
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