Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha emanato la nota n. 117808 del 30 Luglio 2024 con la quale, in risposta alla richiesta delle organizzazioni sindacali, si forniscono chiarimenti alle scuole sulla valutazione dei titoli d’accesso per il profilo professionale di operatore scolastico.
LA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE SOCIO-ASSISTENZIALI
La questione riguarda il possesso della “certificazione di competenze socio-assistenziali la quale viene richiesta congiuntamente:
- al diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o certificato di competenze relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione
nonché
- al diploma di maestro d’arte, diploma di scuola magistrale per l’infanzia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/o diplomi di qualifica professionale, entrambi di durata triennale, rilasciati o riconosciuti dalle Regioni.
In sostanza alcune istituzioni scolastiche nella convalida dei titoli stanno procedendo all’esclusione dalla graduatoria di terza fascia per il profilo di operatore scolastico, laddove mancanti del requisito della certificazione di competenze socio-assistenziali.
Si tratta di situazioni riguardanti persone in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore e della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale.
Secondo le organizzazioni sindacali invece, tenendo conto che il CCNL 2019/2021, il possesso del diploma di un qualsiasi istituto superiore è da intendersi includente tutti gli altri titoli. Non servirebbe quindi detta certificazione.
SOSPENSIONE DELL’ESCLUSIONE
Nella nota il il MIM afferma che “si ritiene opportuno sospendere l’esclusione degli interessati privi della certificazione di competenze socio-assistenziali nelle more della verifica, anche in considerazione della circostanza per la quale il profilo in esame non sarà attivato per il prossimo anno scolastico”.
Pertanto le scuole devono sospendere le esclusioni, nelle more che la questione venga approfondita e chiarita dal Ministero.