La UIL Scuola RUA segnala caos sull’applicazione di riserve, in particolare per quanto attiene a coloro che hanno svolto il servizio civile universale e sull’inserimento nel profilo inferiore, da parte di candidati che hanno prestato 24 mesi di servizio nel profilo superiore.
La UIL Scuola Rua ha quindi segnalato alla Direzione Generale del Personale del MIM – Dott Filippo Serra, le gravi anomalie che giungono dai vari territori.
RISERVA PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Com’è noto, il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74. ha previsto una riserva di posti pari al 15% a favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito.
Benché tale riserva fosse presente anche nel modulo online della domanda, la UIL Scuola segnala casi in cui tale riserva non viene riconosciuta.
INSERIMENTO IN GRADUATORIA NEL PROFILO INFERIORE
Per inserirsi nelle graduatorie 24 mesi i candidati non ancora inseriti devono possedere 24 mesi di servizio (sono sufficienti 23 mesi e 16 giorni di servizio, anche non continuativi), prestati nella scuola statale.
Il servizio deve essere stato prestato in posti corrispondenti al profilo professionale cui si richiede l’accesso e/o in posti corrispondenti a profili professionali dell’area immediatamente superiore del personale ATA della scuola statale rispetto al profilo per il quale si concorre.
Ebbene la UIL Scuola segnala l’esclusione di un candidato dalla graduatoria di collaboratore scolastico, pur se in possesso del requisito di 24 mesi maturato nel profilo superiore, in quanto la commissione predisposta alla valutazione, riconosce come profilo immediatamente inferiore l’operatore scolastico e non il collaboratore scolastico.
OCCORRE UNIFORMITÀ
La UIL Scuola segnala l’evidente caos nel quale ogni ambito territoriale sembra applicare la normativa secondo la propria interpretazione.
Non è, infatti, ammissibile che vi siano applicazioni di norme in modo non uniforme su tutto il territorio nazionale. Si negano così diritti che incidono sulla vita delle persone.
Riteniamo irragionevole l’assenza di indicazioni nazionali da parte della direzione generale. Per tale motivo abbiamo chiesto un intervento urgente al MIM per sanare le situazioni che ci sono state segnalate.