L’art.2, comma 6, del Decreto Legge 126/2019 (convertito nella Legge 159/2019), consente alle Pubbliche Amministrazioni l’attivazione di procedure selettive per la progressioni tra le aree del personale ATA. In particolare si prevede che:
L’articolo 22, comma 15, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, si applica anche alla progressione all’area dei direttori dei servizi generali e amministrativi del personale assistente amministrativo di ruolo che abbia svolto a tempo pieno le funzioni dell’area di destinazione per almeno tre interi anni scolastici a decorrere dall’anno scolastico 2011/2012. Le graduatorie risultanti dalla procedura di cui al primo periodo, sono utilizzate in subordine a quelle del concorso di cui all’articolo 1, comma 605, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, nelle quali la percentuale di idonei è elevata al 30 per cento dei posti messi a concorso per la singola regione, con arrotondamento all’unità superiore”.
In sostanza trova applicazione, anche per quanto riguarda i DSGA facenti funzione quanto previsto dall’articolo 22, comma 15, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 secondo cui:
Per il triennio 2018-2020, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 20 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria”.
INCONTRO TRA MINISTERO E SINDACATI E BOZZA DEL BANDO
Venerdì 28 maggio si è tenuto il primo incontro di confronto fra Amministrazione e Sindacati sulle Progressione di carriera per il personale amministrativo facente funzione di DSGA nel corso del quale il Ministero ha illustrato la bozza del decreto. Le organizzazioni sindacali hanno al riguardo ribadito la richiesta di includere nelle procedure di progressione anche il personale che da anni svolge funzioni di DSGA pur non avendo il titolo di laurea. Dal canto suo l’Amministrazione ha mantenuto inalterata la sua posizione, che, a legislazione vigente, non consente l’inclusione nel bando degli Assistenti amministrativi facenti funzione senza laurea. Servirebbe al riguardo un passaggio legislativo.
La Cisl Scuola ha inoltre chiesto:
- una riduzione del numero di quesiti ed un contemporaneo ampliamento del tempo a disposizione degli aspiranti per le risposte
- una diversa articolazione dei quesiti, orientandoli prevalentemente alla verifica delle competenze rispetto allo svolgimento delle attività proprie del Dsga piuttosto che all’ambito delle nozioni di carattere normativo
- la pubblicazione preventiva della banca dei quesiti
- la modifica della tabella di valutazione, riservando ai titoli (compresi il servizio) la maggior parte del punteggio
- una valorizzazione significativa del punteggio assegnato al servizio prestato nella funzione superiore.
Le parti si sono aggiornate al prossimo incontro previsto per venerdì 4 giugno 2021.