Con la nota 27236 del 13 novembre 2020, a firma del Direttore Generale per le risorse umane, finanziarie ed i contratti, il Ministero dell’Istruzione ha comunicato agli USR importanti precisazioni relative alla gestione dei costi del personale dell’organico aggiuntivo straordinario (cosiddetto “organico Covid”) di cui all’art. 231-bis del DL 34/2020.
A seguito di una serie di approfondimenti e di interlocuzioni con i competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Noipa e Igop), si è constatato che vi è una differenza fra i costi di personale indicati, in sede di previsione della spesa, nella Tabella B allegata ai Decreti ministeriali nn. 95 e 109, adottati di concerto con il MEF nelle date del 10 e del 28 agosto 2020, e le voci stipendiali risultanti nei cedolini elaborati dallo stesso MEF – Noipa a seguito dell’inserimento dei contratti di lavoro da parte delle istituzioni scolastiche. In particolare, è emerso che, in sede di pagamento degli stipendi, si registra uno scostamento in aumento delle somme effettivamente riconosciute a questa tipologia di personale a tempo determinato, anche a causa di emolumenti e contributi che non sono ponderabili in misura precostituita (tra gli altri, assegno per il nucleo familiare, monetizzazione di ferie non fruite, ecc.) e che sono legati alla effettiva situazione giuridico economica nominativa.
Con la presente nota si comunicano i costi mensili rideterminati e forniti da Noipa per i diversi profili professionali previsti nel D.I. 95/2020 e nel D.I. 109/2020, con la finalità di fornire un parametro di monitoraggio circa la corrispondenza tra contratti attivati e risorse assegnate.
Ciò detto, sentiti gli uffici competenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la presente si comunicano i costi mensili rideterminati e forniti ufficialmente da Noipa per i diversi profili professionali previsti nel D.I. 95/2020 e nel D.I. 109/2020:
Si precisa che il costo mensile del personale educativo è assimilabile al costo dei docenti dell’infanzia e della primaria.
Dal monitoraggio dei dati relativi alla spesa sino ad ora sostenuta a livello nazionale e regionale è emerso che la percentuale complessiva di utilizzo del budget è pari al 57% dello stanziamento di bilancio e che pertanto, nei limiti delle risorse assegnate a ciascun ufficio scolastico regionale, vi sono ancora discreti margini per effettuare delle rimodulazioni compensative “mirate” dei budget messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, tenendo conto delle effettive esigenze. Resta fermo che le risorse finanziarie stanziate dall’art. 235 del DL 34/20201 consentono, in presenza dei presupposti indicati dal citato art. 231-bis, di assumere un numero di unità di personale scolastico a tempo determinato superiore a 75.000 unità.
Inoltre, alcune istituzioni scolastiche hanno già eroso più del 100% del budget assegnato dagli uffici scolastici regionali almeno in un esercizio finanziario (circa 1.416 su circa 7.880 scuole che risultano aver stipulato contratti).