Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la nota n. 8066 del 30 Marzo 2022 con la quale vengono evidenziate le prossime azioni in capo al Ministero, alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, agli Enti locali e agli Uffici Scolastici Regionali per la progressiva attuazione del sistema integrato zerosei.
Com’è noto, in data 8 luglio 2021 in sede di Conferenza Unificata è stata raggiunta l’Intesa (rep. atti 82/CU), attuativa dell’articolo 12, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, inerente al Piano di azione nazionale pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025.
L’Intesa è stata trasmessa al Consiglio dei Ministri per l’adozione della relativa deliberazione, che reca data 5 ottobre 2021; la deliberazione è stata ammessa alla registrazione della Corte dei Conti in data 21 marzo 2022 con il n. 706, acquisendo così piena efficacia. In data 25 marzo 2022 al Ministero dell’Istruzione è pervenuto da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo della deliberazione registrato.
Alla predetta Intesa rep. atti 82/CU hanno fatto seguito le Intese rep. atti 101/CU del 4 agosto 2021 e rep. atti 119/CU del 9 settembre 2021 propedeutiche all’adozione dei decreti ministeriali di riparto delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato zerosei rispettivamente per una prima quota delle risorse dell’e.f. 2021, pari a € 264 mln, e per la restante quota di risorse per l’e.f. 2021, pari a € 43.500.000,00, nonché per gli ee.ff. 2022 e 2023 (€ 309 mln/anno).
Nel trasmettere il testo del Piano pluriennale ammesso a registrazione, corredato con gli allegati Excel adattati alle Intese di agosto e settembre, si ritiene utile riprendere i prossimi adempimenti a carico degli Uffici centrali del Ministero dell’Istruzione, delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, degli enti locali e degli uffici scolastici regionali, al fine di rendere subito effettive le previsioni del Piano stesso.
1. Decreti ministeriali di riparto delle risorse afferenti agli ee.ff. 2021 e 2022 Il Ministero dell’Istruzione, in coerenza con le Intese n. 101 del 4 agosto 2021 e 119/CU del 9 settembre 2021, provvederà tempestivamente all’adozione dei decreti di riparto delle risorse afferenti alla prima e alla seconda quota di risorse dell’e.f. 2021 e all’e.f. 2022. Giova ricordare che tali decreti, per acquisire efficacia, dovranno essere registrati dagli organi di controllo (Ufficio Centrale di Bilancio e Corte dei Conti), che hanno a disposizione 30 giorni per l’apposizione del visto di regolarità, salvo richieste di precisazioni interruttive dei termini.
Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, quindi, possono già procedere a perfezionare, qualora non abbiano ancora adempiuto in tal senso, la documentazione di propria pertinenza secondo le indicazioni già fornite in questi mesi dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici (programmazioni finanziarie conformi agli allegati di cui alle Intese rep. atti 101/CU del 4 agosto 2021 e 119/CU del 9 settembre 2021, comprensive dei Codici Unici di Progetto nel caso di spese per investimenti – in proposito vedi oltre).
2. Programmazioni regionali prima quota di risorse e.f. 2021
Com’è noto, una quota del Fondo, corrispondente a € 264.000.000,00, è stata ripartita, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del Piano pluriennale, in misura corrispondente alla Tabella 1 del decreto ministeriale 30 giugno 2020, n. 53 (quindi a ciascuna regione/provincia autonoma è stato assegnato il medesimo importo dell’e.f. 2020).
Le regioni, con autonoma determinazione, potevano mantenere invariato l’elenco dei beneficiari dell’e.f. 2020 e i relativi importi o inviare un diverso elenco di comuni beneficiari. In entrambi i casi, qualora la programmazione prevedesse l’utilizzo delle risorse per la realizzazione di interventi con spese di investimento, la regione doveva inviare, entro il termine del 10 agosto 2021, la scheda riassuntiva allegato A0-Programmazione prima quota 2021 in formato Excel comprensiva dei Codici Unici di Progetto (CUP).
La richiesta dei C.U.P. per gli interventi che prevedono spese di investimento da parte dei comuni è effettuata in applicazione dell’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 come modificato dall’articolo 41, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, richiamato, peraltro, nello schema di decreto allegato all’Intesa sancita in Conferenza Unificata n. 101 del 4 agosto 2021, e della delibera C.I.P.E. 26 novembre 2020, n. 63, che prevede la nullità degli atti amministrativi che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l’esecuzione di progetti di investimento pubblico non identificati dal Codice Unico di Progetto.
Il C.U.P. deve essere acquisito dal singolo ente locale e comunicato alla regione affinché quest’ultima possa compilare e inviare a dgosv.postacert@istruzione.it, anticipando la comunicazione tramite posta ordinaria a dgosv.ufficio2@istruzione.it e a stefania.bigi@istruzione.it, la succitata scheda Excel indispensabile affinché il Ministero possa procedere all’erogazione delle risorse non appena sia registrato il relativo decreto di riparto.
Si invitano, quindi, i comuni ad acquisire i C.U.P., ove necessario, e le regioni che ancora non avessero perfezionato la documentazione a provvedere tempestivamente come sopra indicato.
3. Programmazioni regionali seconda quota di risorse e.f. 2021
Com’è noto, il Piano pluriennale prevede la possibilità di programmare l’impiego delle risorse del Fondo su base pluriennale (art. 5) e l’Intesa sancita l’8 luglio 2021 individuava la data del 30 novembre 2021 quale termine per l’invio delle programmazioni relative alla seconda quota di risorse per l’e.f. 2021 e per le annualità 2022 e 2023.
La programmazione relativa alla seconda quota di risorse per l’e.f. 2021 prevedeva l’invio, entro il 30 novembre 2021, della scheda in formato Excel Allegato A – Programmazione regionale 2021 riassuntiva dell’intera annualità.
La scheda, composta di tre fogli di lavoro, prevede:
- una prima parte riepilogativa dell’impiego delle risorse statali e del cofinanziamento regionale, che dà conto del rispetto delle quote vincolate su sezioni primavera/poli per l’infanzia (5%) e su formazione/coordinamenti pedagogici (5%) e della previsione della quota di cofinanziamento regionale (almeno 25%);
- un secondo foglio con le informazioni dettagliate circa i beneficiari individuati dalla regione e l’impiego delle risorse (compresa l’indicazione del C.U.P. per gli interventi di investimento);
- un terzo foglio con la definizione degli obiettivi che la regione/provincia autonoma intende perseguire. A tal fine appare utile qui evidenziare che, mentre gli indicatori relativi alla percentuale di copertura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia dovrebbero essere valorizzati in positivo, l’indicatore relativo alla percentuale di anticipatari, grazie all’aumento dei posti nei servizi 0-3, dovrebbe calare (art. 14, c. 1, d.lgs. 65/2017: “A decorrere dall’anno scolastico 2018/19 sono gradualmente superati gli anticipi di iscrizione alla scuola dell’infanzia statale e paritaria”).
Anche in questo caso si invitano comuni e regioni che non avessero ancora provveduto a concludere la programmazione relativa all’impiego delle risorse 2021, ciascuno per le proprie competenze, in modo da consentire l’immediata erogazione da parte del Ministero non appena sarà concluso l’iter di registrazione del relativo decreto di riparto.
4. Programmazioni regionali e.f. 2022
Quanto sopra si deve intendere confermato anche per la programmazione delle risorse relative all’e.f. 2022, con la sola differenza che le stesse sono ripartite con un unico decreto di riparto, pertanto vengono programmate dalle regioni/province autonome in un’unica soluzione.
L’Intesa relativa al Piano pluriennale prevedeva anche per l’invio di questa programmazione il termine del 30 novembre 2021, lasciando tuttavia la facoltà di modificare la scheda riassuntiva entro il termine indicato dal decreto ministeriale di riparto delle risorse e.f. 2022 al momento in fase di adozione.
Giova ricordare che il mancato invio della programmazione relativa al 2021 e al 2022 entro il 30 novembre 2022 comporta, per le regioni e le province autonome che ne erano destinatarie (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, prov. aut. di Bolzano), la decadenza dalla cosiddetta “quota perequativa”: in tal caso la stessa verrà ripartita, a valere sul riparto per il 2023, tra le regioni/province autonome individuate per il 2023 come destinatarie di tale quota che nel 2021 e nel 2022 non siano incorse della decadenza (art. 5, comma 4, e art. 7, comma 2, del Piano pluriennale).
Si sottolinea quindi l’importanza per tutte le regioni/province autonome di concludere gli atti programmatori afferenti alle risorse ee.ff. 2021 e 2022. In particolare, si evidenzia l’importanza per le regioni e province autonome destinatarie delle quote perequative di inviare tutta la documentazione necessaria non oltre il termine del 30 novembre 2022 al fine di non decadere dal beneficio delle suddette quote.
5. Monitoraggio in merito all’impego delle risorse
Com’è noto, in capo ai comuni, alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano vi è l’onere di trasmettere annualmente al Ministero il rendiconto in merito all’impiego delle risorse del Fondo zerosei. Tale onere è assolto attraverso l’invio, sia tramite PEC all’indirizzo dgosv.postacert@istruzione.it, sia tramite PEO agli indirizzi dgosv.ufficio2@istruzione.it e stefania.bigi@istruzione.it, dell’Allegato B Scheda di monitoraggio in formato Excel, compilata in tutte le sue parti.
In particolare, entro il 30 settembre 2021 le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, raccolti i dati dai propri comuni, dovevano inviare il monitoraggio relativo all’utilizzo delle risorse afferenti all’e.f. 2018 in ottemperanza alle previsioni del D.M. 19 dicembre 2019, n. 1160 (si rinvia anche alla nota prot. n. 1177 del 20.01.2021).
Si invitano i comuni che non avessero già provveduto a trasmettere i dati alla propria regione/provincia autonoma affinché quest’ultima possa ottemperare ai compiti di monitoraggio.
Si ricorda che, come previsto dal Piano pluriennale, la partecipazione ai monitoraggi è condizione per accedere al riparto delle risorse delle annualità successive (art. 8, comma 9) e fino all’acquisizione della scheda di monitoraggio correttamente compilata l’erogazione delle risorse viene sospesa (art. 8, comma 2).
6. Tavoli paritetici regionali di coordinamento delle attività del Piano
L’articolo 11 del Piano pluriennale dispone che, con decreto del Direttore generale dell’U.S.R., venga istituito un Tavolo paritetico di confronto composto da rappresentanti della regione, dell’U.S.R. e dell’ANCI regionale, con compiti di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Piano nel relativo territorio e compiti consultivi e propositivi rispetto alle politiche regionali afferenti al sistema integrato zerosei. Nell’ambito dei lavori il Tavolo può essere integrato da rappresentanti degli enti locali e/o di altre istituzioni interessate.
Importante punto di riferimento per l’azione dei Tavoli sono le “Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei” di cui al decreto ministeriale 22 novembre 2021, n. 334, e gli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia” di cui al decreto ministeriale 24 febbraio 2022, n. 43, adottati dal Ministro su proposta della Commissione nazionale zerosei (art. 10 del d.lgs. 65/2017) dopo un’ampia azione di consultazione nazionale e territoriale.
La prima convocazione del Tavolo per l’insediamento e l’individuazione del presidente avviene entro trenta giorni dall’adozione del decreto di riparto delle risorse del Fondo relative alla prima quota dell’e.f. 2021 (art. 11, comma 2, del Piano), se non prima, ove ritenuto opportuno.
È noto, infatti, che alcuni Tavoli sono già stati costituiti dai Direttori degli U.S.R. e sono operativi da mesi.
Si invitano quindi tutti gli Uffici scolastici regionali che non avessero già provveduto ad attivarsi per prevedere la prima convocazione del Tavolo paritetico entro la fine del corrente anno educativo/scolastico.
Una volta adottato il decreto di costituzione, si chiede cortesemente di inviarlo all’indirizzo stefania.bigi@istruzione.it (solo nel caso lo stesso non sia già stato inviato in precedenza).
Si rimanda alla lettura completa del Piano d’azione nazionale pluriennale per una piena conoscenza dei contenuti e delle novità rispetto al Piano previgente.