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Tabella di corrispondenza delle lauree pontificie rispetto ai titoli italiani: il parere del CUN

Il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) ha emanato il parere 16/01/2024 in merito alla Tabella di corrispondenza delle lauree pontificie.

L’art. 8, comma 2, dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 13 febbraio 2019, al fine di facilitare le procedure di riconoscimento, prevede la redazione, con l’aggiornamento periodico, delle tabelle di corrispondenza tra i titoli accademici dei rispettivi ordinamenti, fermo restando quanto previsto dall’art. 1 dello stesso Accordo: “in coerenza con i principi della Sezione III della Convenzione di Lisbona, è fatta salva la competenza delle singole Istituzioni della formazione superiore appartenenti ai sistemi di formazione superiore delle Parti in merito al riconoscimento dei cicli, dei periodi di studio e dei titoli accademici, competenza esercitata nell’ambito della propria autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti”.

Di seguito il parere del CUN.

IL PARERE
In merito alla tabella di corrispondenza elaborata dal Tavolo tecnico istituito dalla Repubblica Italiana e dalla Santa Sede e sottoposta al parere del CUN, questo Consiglio sottolinea in primo luogo la difficoltà di paragonare le classi di laurea del sistema universitario nazionale con i piani di studio annuali delle Istituzioni della formazione superiore vaticane, ancorché integrati con l’indicazione dei risultati di apprendimento (learning outcomes). La tendenziale stabilità delle classi di laurea non trova riscontro nel carattere provvisorio dei piani di studio, per loro natura legati alle necessità e opportunità del momento. Pertanto, il parere espresso può assumere un valore generale solo se riferito a corsi con piani di studio conformi a quelli presenti nella tabella, con i relativi risultati di apprendimento.

Ciò premesso, sulla base delle sedi e dei piani di studio oggi valutati, con i correlati risultati di apprendimento, il CUN ritiene che le possibili corrispondenze indicate nella tabella fra i titoli rilasciati dalle Istituzioni della formazione superiore della Santa Sede e quelli del sistema universitario italiano, per tutte le finalità previste dall’art. 1, comma 1, dell’Accordo del 13 febbraio
2019, fatto a Roma, tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede per l’applicazione della Convenzione
di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio di livello universitario nella Regione Europea, siano nel loro insieme da considerare sostanzialmente corrette, con le seguenti più rilevanti eccezioni o specificazioni:

  • il Baccalaureato in Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana può essere riconosciuto solo in parte corrispondente con la Laurea in Beni culturali (L-01) perché privo dei contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe, i quali comprendono «conoscenze di base degli sviluppi storici e letterari fra mondo antico e contemporaneo; conoscenze di base delle discipline geografiche e antropologiche; conoscenze fondamentali di legislazione e gestione dei beni culturali»;
  • la Licenza in Storia della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana non può essere riconosciuta corrispondente con la Laurea Magistrale in Scienze storiche (LM-84) perché priva dei contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe, i quali «comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze avanzate nei campi: della storia generale ed europea; della storia dei paesi extraeuropei; delle discipline storiche, sociali e del territorio; delle metodologie, tecniche e strumenti della ricerca storica e di analisi delle fonti»;
  • la Licenza in Studi giudaici e Relazioni ebraico-cristiane della Pontificia Università Gregoriana e la Licenza in Scienze morali della Pontificia Accademia Alfonsiana possono essere riconosciute solo in parte corrispondenti con la Laurea Magistrale in Scienze delle Religioni (LM-64) perché prive dei contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe, i quali comprendono «una conoscenza approfondita dei fenomeni, degli aspetti salienti e dell’evoluzione della storia religiosa dall’antichità all’epoca contemporanea, allargando progressivamente gli orizzonti dai paesi del Mediterraneo agli altri paesi, la cui storia presenta eventi e personaggi di rilevanza religiosa; specifica preparazione sulla lettura dei testi sacri e sulle tradizioni esegetiche; elevate competenze nel settore delle scienze attinenti al fenomeno religioso, nonché nei campi di indagine sull’incidenza culturale e sociale del fattore religioso, con particolare attenzione allo studio della pluralità degli ordini etico-giuridici (religiosi e secolari) presenti nella società contemporanea, anche nella prospettiva di genere»;
  • la Licenza in Scienze del Matrimonio e della Famiglia del Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia non può essere riconosciuta corrispondente con la Laurea Magistrale in Scienze delle Religioni (LM-64) perché priva dei suddetti contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe;
  • la Licenza in Psicologia dell’Università Pontificia Salesiana e della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium e la Licenza in Scienze Psicologiche – Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana possono essere riconosciute corrispondenti con la Laurea Magistrale in Psicologia (LM-51) soltanto se sarà possibile l’adeguamento a quanto previsto dalla legge 163/2021 e dal D.I 654/2022. In particolare, ai sensi degli artt. 1 e 3 della legge n. 163/2021, l’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale della classe LM-51 abilita all’esercizio della professione di psicologo. Sono ammessi all’esame finale coloro che avendo acquisito i 30 CFU del Tirocinio PraticoValutativo (TPV), abbiano conseguito un giudizio di idoneità del TPV interno ai corsi di studio. Ai fini del conseguimento dei 30 CFU di TPV previsti dalla legge 163/21 per l’accesso alla prova finale abilitante, parte delle attività formative professionalizzanti, corrispondenti a 10 CFU, è svolta durante i corsi di laurea in Scienze e tecniche psicologiche – classe L-24. In mancanza, totale o parziale di questi CFU essi vanno integrati nel corso della LM-51, ai sensi dell’art. 2, commi 6 e 7, del D.I 654/22.
  • il Baccalaureato in Lettere cristiane e classiche della Università Pontificia Salesiana può trovare solo parziale corrispondenza nella Laurea in Lettere (L-10), perché privo dei contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe, che comprendono «storia e generi della letteratura italiana dalle origini al periodo contemporaneo; linguistica italiana, storica e applicata; filologia dei testi del mondo medievale, moderno e contemporaneo; filosofia e storia della filosofia, psicologia, pedagogia e antropologia, geografia; storia del mondo medievale, moderno e contemporaneo, archeologia e storia dell’arte, orientalistica, spettacolo, cinema e storia della musica; storia e generi della letteratura di ogni cultura europea e del nord e sud America»;
  • la Licenza in Studi Arabi e Islamistica del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica può trovare corrispondenza non nella Laurea Magistrale in Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità (LM-15), bensì nella Laurea Magistrale in Lingue e letterature dell’Africa e dell’Asia (LM-36).
  • la Licenza in Archeologia Cristiana del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana può trovare solo parziale corrispondenza nella Laurea Magistrale in Archeologia (LM-2) perché priva dei contenuti disciplinari indispensabili per tutti i corsi di questa classe, che comprendono «la conoscenza di livello avanzato in archeologia e antichità dalla preistoria al medioevo e in due o più dei seguenti ambiti: archeologia dell’Asia e dell’Africa e discipline delle civiltà orientali; storia dell’antichità e del medioevo; lingue e letterature dall’antichità al medioevo; formazione tecnica, scientifica, economica e giuridica».

VEDI IL PARERE

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