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domenica, Novembre 3, 2024
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Concorso Dirigenti Scolastici: il parere del CSPI sullo schema di Regolamento

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nella seduta plenaria n. 73 del 03/02/2022 tenutasi in modalità telematica, ha espresso parere favorevole e unanime sullo schema di decreto recante “Regolamento concernente il concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica”.

Nel parere si legge che il CSPI:

  • considera il concorso per dirigenti scolastici, al pari di quelli relativi al reclutamento di tutte le altre figure e i profili della scuola, un adempimento irrimandabile e indispensabile per assicurare la funzionalità e lo sviluppo delle scuole autonome pubbliche statali ed esprime le seguenti osservazioni.
  • auspica che le prove concorsuali valorizzino le competenze di carattere pedagogico, organizzativo e gestionale da sostenere con specifiche attività formative in tutte le fasi del percorso di sviluppo professionale.
  • auspica, altresì, che siano preliminarmente risolte le problematiche della mobilità interregionale degli attuali dirigenti scolastici.
  • auspica, inoltre, che sia assicurata la regolarità dell’indizione e dell’attuazione delle procedure concorsuali al fine di assicurare la presenza di un dirigente scolastico titolare in ogni istituzione scolastica, evitando il ricorso alle reggenze.
  • propone di rivedere la tabella dei titoli culturali valorizzando i titoli acquisiti nelle aree che rientrano negli ambiti coerenti con la professione e indicati dal Regolamento in esame per la definizione delle prove.

Ricordiamo che lo schema di decreto prevede che sia ammesso a partecipare alle procedure concorsuali, il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato e confermato in ruolo ai sensi della normativa vigente, che abbia effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio di almeno cinque anni e che sia in possesso di uno tra i seguenti titoli di studio:

  1. laurea magistrale;
  2. laurea specialistica;
  3. diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509; 
  4. diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
  5. diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore. 

Secondo lo schema del decreto, sono considerati validi, ai fini del riconoscimento dei cinque anni, i servizi valutabili a tutti gli effetti come servizio di preruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento ai sensi della legge 10 marzo 2000, n. 62. Sul punto il CSPI chiede però che ne sia valutata la congruità alla luce delle argomentazioni contenute nella sentenza della Corte Costituzionale n. 180 del 30 luglio 2021, nella quale la Corte Costituzionale ha negato la possibilità di riconoscere il servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera e della mobilità, nonché per la partecipazione ai concorsi dei docenti.

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