Si è svolto ieri l’incontro programmato tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito con oggetto le procedure di reclutamento, la mobilità e la figura del tutor per l’orientamento.
In questo articolo ci occupiamo del tema della mobilità.
Com’è noto è ancora in corso il negoziato tra Ministero dell’Istruzione e rappresentanti delle organizzazioni sindacali sul rinnovo del CCNI Mobilità. Inoltre, è stato dichiarato inamissibile per estraneità alla materia l’emendamento a prima firma On. Bucalo (FdI) che mirava ad aprire per l’anno scolastico 2023/2024 una nuova fase della mobilità straordinaria già prevista dalla Legge 107/2015.
Sullo sfondo vi sarebbe l’intento di attendere l’esito delll’interlocuzione in corso tra il Governo e la Commissione Europea in merito alle misure previste dal PNRR in materia di scuola e istruzione, con particolare riferimento al sistema di reclutamento e al vincolo triennale. Quest’ultimo, infatti, viene considerato dalla Commissione Europea un elemento indispensabile per assicurare la continuità didattica e, di conseguenza, una scuola di qualità.
Pertanto, tenuto conto dei tempi oramai molto risicati e della mancata approvazione del suddetto emendamento, il Ministero ha proposto alle Organizzazioni Sindacali una procedura di mobilità articolata in due fasi:
- In un primo momento, già a partire dalla seconda metà di febbraio, si intende procedere con l’emanazione della tradizionale Ordinanza Ministeriale. Le procedure dovrebbero vedere la partecipazione, in prima battuta, di tutto il personale escluso dai vincoli imposti dalla Legge per i neo assunti in ruolo.
- Successivamente, previa approvazione di un’apposita norma inserita in un Decreto Legge sul PNRR che dovrebbe rimuovere, almeno per i movimenti del 2023/24, i vincoli alla mobilità, si riaprirebbe un’apposita finestra per consentire la presentazione delle domande anche al personale impossibilato a presentare domanda nel corso della prima finestra.