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USR Lombardia pubblica le Indicazioni operative sul percorso annuale FIT di cui al comma 5 dell’art.17 del D.Lgs 59/2017

Con la nota n. 30250 del 7 dicembre 2018, l’USR Lombardia ha emesso un nota concernente le Indicazioni operative sul percorso annuale FIT di cui al comma 5 dell’art.17 del D.Lgs 59/2017, al fine di supportare le istituzioni scolastiche impegnate nella realizzazione dei percorsi riservati al personale avviato al percorso annuale FIT, di cui al comma 5 dell’art.17 del DLgs 59/2017, si forniscono le seguenti indicazioni operative.

Di seguito si riportano le parti più rilevanti:

REQUISITO DEI 180 GIORNI DI SERVIZIO EFFETTIVAMENTE PRESTATO DI CUI 120 E POSSIBILITÀ DI RINVIO
Per il superamento dell’anno di FIT è necessario lo svolgimento di almeno 180 di servizio effettivamente prestato, dei quali almeno 120 giorni per l’attività didattica. I giorni andranno proporzionalmente ridotti in caso di part time. Il raggiungimento dei suddetti giorni di servizio è presupposto indispensabile per l’ammissione alla valutazione finale. Si ricorda che il percorso annuale non può essere rinviato se non per le tutele previste dalla legge in caso di gravi malattie, maternità e paternità, ivi compresi i periodi di astensione facoltativa dal lavoro, quali il congedo parentale e il congedo per malattia del figlio. In caso di rinvio il Dirigente Scolastico emetterà motivato decreto di rinvio del percorso annuale FIT.

REDAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE
È prevista la redazione della progettazione didattica annuale con l’assistenza del tutor. In particolare, il docente, assistito dal tutor, deve redigere la progettazione annuale, gli esiti di apprendimento attesi, le metodologie didattiche, le strategie inclusive per gli alunni e di sviluppo delle eccellenze, gli strumenti e i criteri di valutazione che costituiscono complessivamente gli obiettivi dell’azione didattica

VERIFICHE IN ITINERE
Durante l’anno di FIT sono previste verifiche in itinere, a cui sono dedicate almeno 24 ore: il docente tutor svolgerà attività di osservazione nella classe del docente FIT per almeno 24 ore. Tali ore devono essere preventivamente pianificate e finalizzate al miglioramento delle pratiche didattiche e alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’ azione di insegnamento: in proposito si veda il documento allegato.

PORTFOLIO PROFESSIONALE
È prevista la predisposizione del portfolio professionale, comprensivo del bilancio di competenze iniziale e finale e del piano di sviluppo professionale: è prevista per lunedì 26 novembre p.v. l’apertura, sul sito neoassunti.indire.it, di uno specifico ambiente di supporto per i docenti che svolgono il percorso annuale FIT.

VALUTAZIONE FINALE
È prevista una valutazione finale che consiste in un colloquio relativo alle attività svolte nel percorso annuale FIT. Il colloquio ha luogo nel periodo intercorrente tra il termine delle attività didattiche, compresi gli esami di qualifica e di Stato, e la conclusione dell’anno scolastico 2018/19. Il colloquio può essere rinviato una volta sola per gravi motivi di salute ed altri motivi previsti dalla legge, ma deve comunque svolgersi entro il 30 giugno 2020.

La delibera che determina il superamento del percorso FIT è della Commissione, composta da dal Dirigente scolastico della scuola ove il docente ha svolto il percorso annuale, da tre docenti di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, e dal docente tutor, all’esito del colloquio e sentite le relazioni del docente tutor e del Dirigente Scolastico. In caso di valutazione negativa, il contratto con cui il docente è avviato al terzo anno del percorso FIT è risolto; in caso di valutazione positiva, il docente è assunto a tempo indeterminato.

PROGETTO DI RICERCA AZIONE
Per progetto azione “Si intende per ricerca-azione un modo di concepire la ricerca che si pone l’obiettivo non tanto di approfondire determinate conoscenze teoriche, ma di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza (ad esempio, la pratica educativa) da parte di un attore sociale con lo scopo di introdurre, nella pratica stessa, dei cambiamenti migliorativi”. 

Si tratta di un Progetto fortemente contestualizzato, radicato nella situazione scolastica concreta, centrato sull’identificazione e formulazione di uno specifico e circoscritto problema – didattico, metodologico, relazionale, di apprendimento. Si basa sulla successiva elaborazione di un’ipotesi di intervento in vista del perseguimento di precisi obiettivi di miglioramento, sulla pianificazione di azioni che prevedano la modifica delle pratiche di insegnamento (organizzazione del setting, metodologie didattiche, tecnologie, contenuti, …), sulla successiva realizzazione di tali interventi, sulla contemporanea azione di osservazione e monitoraggio dei processi in atto e sulla riflessione conclusiva al fine di valutare gli esiti del processo intrapreso, anche al fine della successiva riprogettazione.

La ricerca azione è Progetto che, come proprio dell’approccio metodologico della ricerca-azione, si propone l’obiettivo di produrre cambiamenti migliorativi nella pratica didattica attraverso l’attivazione della pratica auto-riflessiva – ed eteroriflessiva con il contributo del Tutor – e di un habitus professionale meta-cognitivo permanente. – Per queste ragioni è probabilmente auspicabile che l’attività di osservazione del Tutor si spenda, in tutto o in parte, nell’ambito del Progetto di Ricerca-Azione.

SCELTA DEL TUTOR
Il profilo e la funzione del tutor dei docenti impegnati nel percorso annuale FIT appare – e forse realmente è – significativamente diversa da quella prevista per i docenti che svolgono il tradizionale anno di formazione e prova.

In sostanza, mentre il processo delineato dal D.M. 850/15 per i docenti neo-immessi in ruolo, sottolinei ed evidenzi prevalentemente l’aspetto “formativo” , il processo descritto dal D.M. 984/17 per i docenti impegnati nel monoennio FIT appare diverso: non essendo prevista un’esplicita e specifica attività formativa – che nell’insieme del percorso triennale si dà evidentemente per esaurita nel biennio precedente – risulta inevitabilmente più marcato l’aspetto puramente valutativo, nonostante che l’obiettivo della “verifica della padronanza degli standard professionali” nonché i criteri di valutazione degli stessi siano assolutamente comuni ad entrambi i percorsi (Cfr. D.M. 850/15, art.4 comma 1 e D.M. 984/17 art.5 comma 1).

Ciononostante appare opportuno che, almeno nel primo anno di applicazione delle norme e delle prassi previste dal percorso annuale FIT, anche in attesa degli esiti del processo di revisione in corso del D.Lvo 59/17 e dell’intero percorso FIT, le scuole assimilino operativamente il profilo e le funzioni del docente tutor del percorso annuale FIT a quello del tutor dei docenti neo-immessi del DM 850, pur nella consapevolezza, e nel rispetto, delle differenze operative evidenziate.

Vedi la nota dell’USR Lombardia

Leggi l’allegato 1

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