È stato definitivamente approvato ieri il disegno di legge di conversione in Legge del Decreto Legge 104/2020. Tra le misure previste anche la possibilità, nel caso di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, di ricorrere al lavoro agile, finora non consentito per il personale scolastico e per il personale coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche.
L’art. 32 comma 4, così come modificato al Senato, prevede che:
Al fine di consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 e per le finalità di cui all’articolo 231-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e al presente articolo, per l’anno scolastico 2020/2021 al personale scolastico e al personale coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche in convenzione o tramite accordi, non si applicano le modalità di lavoro agile di cui all’articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, tranne che nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica“.
Si stabilisce che, per consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 e per le finalità di cui all’art. 231-bis del D.L. 34/2020, per l’anno scolastico 2020/2021 al personale scolastico e al personale coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche in convenzione o tramite accordi, non si applicano le modalità di lavoro agile.
Con le modifiche introdotte al Senato, si introduce una eccezione a tale divieto, consentendo di ricorrere al lavoro agile nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica.
Si fa presente infatti che, anche in base alle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, è possibile che si verifichino situazioni in cui singole classi o singoli istituti debbano sospendere le attività didattiche in presenza e attivare la didattica a distanza (dunque, modalità di lavoro agile) a seguito di casi positivi al COVID-19. Peraltro, in base alle Linee guida per la Didattica Digitale Integrata, ogni scuola deve dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI): la didattica digitale integrata, intesa come metodologia innovativa di insegnamento apprendimento, è rivolta a tutti gli studenti della scuola secondaria di II grado, come modalità didattica complementare che integra la tradizionale esperienza di scuola in presenza, nonché, in caso di nuovo lockdown, agli alunni di tutti i gradi di scuola.