Si è svolto oggi l’incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali FLC CGIL – CISL SCUOLA – SNALS CONFSAL – GILDA UNAMS e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara sulle procedure di assunzione del personale docente che si avvieranno nelle prossime settimane.
I NUMERI
A fronte di oltre 64.156 posti vacanti e disponibili, le assunzioni autorizzate dal MEF ammontano a soli 45.124. La differenza verrà accantonata per bandire in autunno un prossimo concorso PNRR.
Questa scelta di fatto non consentirà di coprire subito tali cattedre con docenti a tempo indeterminato che sono presenti nelle graduatorie dei concorsi, soprattutto quello del 2020.
LA RICHIESTA DI UN INCONTRO URGENTE
I sindacati avevano richiesto al Ministro un incontro urgente in vista delle nomine in ruolo per l’anno scolastico 2024/2025.
GLI IDONEI DEL CONCORSO 2020
Il problema principale riguarda i vincitori del concorso 2020, le cui graduatorie sono state trasformate con il Decreto Legge 75 del 22 giugno 2023 in “graduatorie ad esaurimento” (ossia senza scadenza).
Tuttavia la stessa norma ha previsto che, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, tali graduatorie saranno utilizzate nei limiti delle facoltà assunzionali residuali (quindi in coda) rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento dei target previsti dal PNRR (quindi le 70 mila assunzioni previste con il nuovo sistema di reclutamento).
LA RISPOSTA DEL MINISTRO
Come riporta la CISL Scuola, il Ministro ha replicato che per gli idonei 2020 ci sarà uno spazio per lo scorrimento delle graduatorie per circa 5000 aspiranti, ma per gli altri occorrerà aspettare che si svolga anche il concorso del prossimo autunno.
Per una modifica di queste rigide regole, imposte da un PNRR per ora insormontabile, il Ministro si è impegnato per avviare una trattativa con la commissione europea attraverso il Ministro per l’attuazione del PNRR.
POSTI DI SOSTEGNO IN DEROGA
Un’altra questione rilevante è quella dei posti in deroga su posto di sostegno. La FLC CGIL ha ricordato al Ministro la vergogna dei posti in deroga sul sostegno, autorizzati ad anno scolastico avanzato e spesso in esecuzione di provvedimenti giudiziari, che hanno superato ormai da qualche anno i posti in organico di diritto, determinando una gravissima precarizzazione del settore.
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