Riceviamo e pubblichiamo la lettera di diversi partecipanti alla prova scritta del concorso STEM per la classe di concorso A041.
A scrivere è un corposo gruppo di partecipanti al concorso STEM per la cdc A041 (Scienze e Tecnologie Informatiche) che ha sostenuto la prova computer based lo scorso 3 maggio non raggiungendo il punteggio minimo per superare la prova per pochissimi punti. In attesa della pubblicazione ufficiale dei quesiti, il nostro gruppo si è organizzato e ha iniziato a inviare le prime PEC con le segnalazioni degli errori al Ministero.
Tra le domande incriminate, una in particolare riporta una formula palesemente errata. Verteva sul numero di bit necessari alla rappresentazione di un numero in base 10 e chiedeva quali fossero i numeri rappresentabili con n cifre. Nessuna delle risposte proposte era quella corretta. L’unica che si avvicinava maggiormente era la seguente: 2^n da 0 a (2^n-1), dove però il “-1” evidentemente non doveva essere all’esponente: (2^n)-1.
Oltre questa sono stati riscontrati errori di scrittura o battitura che nel caso dell’informatica hanno un peso non da poco: una parola chiave come CREATE (usata per creare una tabella in un database) non può essere trasformata in CRETA perché non ha alcun significato. I punti e le virgole se si tratta di estensioni di files hanno un significato ben preciso e non possono essere usati indistintamente (in una domanda era riportato file,txt).
Una domanda chiedeva il comportamento di Windows quando viene collegata una periferica, ma la periferica però non veniva specificata. Se si tratta di un mouse, di un hard disk oppure di una stampante, il comportamento è ovviamente diverso.
Le ambiguità, le imprecisioni, gli errori sono stati davvero molteplici per la A041, abbiamo contato una decina di domande in tutto, e questo non è assolutamente ammissibile trattandosi di una disciplina che richiede invece precisione e rigore, pena, banalmente, la non compilabilità dei programmi.
Ovviamente attendiamo di avere la prova a disposizione per poter procedere formalmente con le nostre richieste, ma teniamo a sottolineare che un concorso di portata nazionale non dovrebbe essere condotto in queste modalità. Così come a noi vengono richiesti impegno e precisione, lo stesso dovrebbe essere per il Ministero che ci sottopone queste prove dall’interpretazione ambigua, spesso imprecise e con errori sia di forma che di sostanza.
Lo stesso Ministero dovrebbe chiedere maggiore rigore agli enti che preparano le prove dei concorsi, a tutela propria e degli insegnanti partecipanti.