Nei giorni scorsi i vari uffici scolastici regionali hanno segnalato ai candidati che hanno partecipato alla prova scritta del concorso ordinario a docente della scuola primaria, che il punteggio attribuito alla prova è stato ricalcolato dal Ministero, poiché in un primo momento era stata considerata corretta una risposta errata, mentre era stata valutata errata quella giusta.
La domanda oggetto di ricalcolo è quella riguardante l’assegnazione di un maggior tempo aggiuntivo per svolgere un’attività agli alunni con DSA o con BES.
In un primo momento, la commissione nazionale, incaricata di redigere i quesiti del concorso, ha valutato come corretta la risposta “compensativa”.
Alcuni docenti, che avevano risposto “dispensativa” ed erano stati esclusi dall’ammissione all’orale in quanto avevano conseguito un voto pari a 68/100, hanno mosso dei rilievi sul quesito, appellandosi alle indicazioni fornite dal Ministro con le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. In questo documento infatti i tempi aggiuntivi vengono annoverati tra le misure dispensative.
A seguito di queste segnalazioni, la Commissione Nazionale ha rivisto la propria valutazione sulla risposta corretta e il Ministero ha emanato la nota n. 7699 del 22 febbraio 2022, con cui ha dato indicazioni di ricalcolare il punteggio per tutti i candidati.
Gli uffici scolastici hanno dunque provveduto al ricalcolo del punteggio decurtando/aumentando quello inizialmente attribuito in funzione della suddetta risposta corretta.
La notifica del ricalcolo ha chiaramente generato molta preoccupazione, perché se da un lato i candidati prima esclusi ingiustamente e ora riammessi hanno tirato un sospiro di sollievo, viceversa altri sono stati esclusi dall’ammissione all’orale.
IL COMUNICATO DELLA FLC CGIL
Martedì scorso, in occasione del confronto sul tema del concorso per l’insegnamento di Scienze Motorie alla primaria abbiamo sollevato il tema con la Direzione Generale del personale, chiedendo che si adottassero soluzioni che non penalizzassero i colleghi coinvolti nel concorso, in quanto l’errore non è imputabile a loro.
La formulazione del quesito poteva dare adito a errore, come rilevato dai docenti penalizzati dal ricalcolo dei punteggi, che hanno segnalato come lo stesso INVALSI avesse fatto riferimento ai tempi aggiuntivi concessi per le prove come a “misure compensative”.
Alla luce anche di questo ulteriore elemento abbiamo nuovamente chiesto al Ministero di individuare una soluzione che non penalizzi nessuno dei docenti coinvolti nel concorso.
Oggi è arrivata la comunicazione del Capo Dipartimento che conferma che il Ministero, su indicazione dello stesso Comitato Scientifico Nazionale, valuterà come corrette entrambe le risposte che richiamano le misure dispensative e compensative(mentre rimangono chiaramente errate le altre due opzioni).
Esprimiamo forte soddisfazione per questa decisione che arriva dopo le nostre puntuali richieste e un proficuo confronto sia con i docenti coinvolti che con l’amministrazione.