Si è svolto ieri lunedì 23 ottobre l’incontro tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per l’informativa sulle due procedure di reclutamento previste per i Dirigenti Scolastici:
- il concorso ordinario
- procedura riservata per il reclutamento dei dirigenti scolastici
POSTI MESSI A BANDO
I posti a bando saranno nel triennio 979 di cui:
- 587 (pari al 60% delle disponibilità complessive) per il concorso ordinario il cui bando conterrà anche la ripartizione dei posti a livello regionale.
- 392 (pari al 40% delle disponibilità complessive) per la procedura riservata
I rispettivi bandi conterranno anche la ripartizione dei posti a livello regionale.
RIPARTIZIONE REGIONALE
Per quanto riguarda il concorso ordinario i posti banditi per regione dovrebbero essere i seguenti:
REGIONE | POSTI BANDITI |
Abruzzo | 12 |
Calabria | 11 |
Campania | 34 |
Emilia Romagna | 28 |
Friuli Venezia Giulia | 11 |
Lazio | 50 |
Liguria | 6 |
Lombardia | 155 |
Marche | 14 |
Piemonte | 65 |
Puglia | 32 |
Sardegna | 11 |
Sicilia | 26 |
Toscana | 54 |
Umbria | 5 |
Veneto | 71 |
Totale | 587 |
I sindacati hanno avanzato delle perplessità sulle modalità di calcolo dei posti, ritenuti sovrastimati nelle regioni del sud Italia in cui aspirano a rientrare più di mille dirigenti scolastici in servizio in regioni diverse da quelle di residenza, e sottostimati nelle regioni del settentrione per le ragioni opposte.
L’Amministrazione ha esplicitato che il calcolo è stato verificato con gli Uffici scolastici regionali, tenendo conto degli indici di dimensionamento, dei pensionamento per limiti di età, delle variazioni di organico in entrata e in uscita per mobilità interregionale e delle proiezioni sui prossimi piani di dimensionamento regionale.
TEMPISTICHE
In merito alle tempistiche delle due procedure, mentre l’avvio di quella riservata è dato per imminente, sul concorso ordinario si prevedono tempi più lunghi e si dovrà aspettare la fine dell’anno.
PREFERENZA DI GENERE
Altra questione oggetto di discussione è stata l’applicazione al concorso dei dirigenti della preferenza di genere introdotta dal DPR n.82 del 16 giugno 2023. Per un approfondimento si veda questo articolo.
Ricordiamo che detto regolamento prevede che, al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle pubbliche amministrazioni, il bando indica, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data del 31 dicembre dell’anno precedente. Qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30 per cento, si applica il titolo di preferenza in favore del genere meno rappresentato.
I sindacati CISL Scuola e FLC CGIL hanno osservato che il concorso dirigenti scolastici si rivolge ai soli docenti già di ruolo da almeno 5 anni, una platea che per l’83% è composta da donne mentre il genere femminile nella dirigenza scolastica rappresenta solo il 76%.
Se si considera quindi la platea di aspiranti che possono partecipare al concorso (i docenti), il genere maschile è già quindi sopra rappresentato.
I sindacati hanno pertanto chiesto una verifica della disposizione in relazione alla particolarità del settore scuola. L’amministrazione ha ribadito invece la necessità della sua integrale applicazione anche al bando per la dirigenza scolastica.