Si è svolta oggi l’informativa tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le organizzazioni sindacali rappresentative in merito ai futuri concorsi.
POSTI MESSI A BANDO
A settembre è stato pubblicato il Gazzetta Ufficiale il decreto 3 agosto 2023 (GU n. 211 del 9 settembre 2023) con il quale il Ministro per la Pubblica Amministrazione e il Ministro dell’Economia e delle Finanze autorizzano il MIM ad avviare la procedura concorsuale che, si rammenta, prevede 30.216 posti destinati al personale docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno.
Questo numero (30.216) deriva dalla differenza tra i posti vacanti e disponibili dopo le operazioni di mobilità al netto degli esuberi (n. 81.023) e il numero di immissioni in ruolo stimate per l’anno scolastico 2023/2024, pari a n. 50.807.
Questi posti erano stati già accantonati e sottratti alle disponibilità per le immissioni in ruolo. Senonché le immissioni in ruolo effettivamente realizzate sono state al momento 40.462 (circa 10.354 posti in mero rispetto a quelle autorizzate). Ciò a causa della mancanza di aspiranti presenti nelle graduatorie utili per le immissioni in ruolo, specie in alcune regioni.
Durante l’informativa il Ministero dell’Istruzione ha informato le organizzazioni sindacali di aver chiesto un incremento dell’autorizzazione per ulteriori 14.438 posti che si aggiungono ai 30.216 già autorizzati. Questo dovrebbe portare i posti messi a bando a 44.654.
REQUISITI DI ACCESSO
A questo primo concorso potranno partecipare coloro che abbiano i seguenti requisiti alternativi:
- Il percorso per i precari storici con 3 annualità di servizio negli ultimi 5 anni scolastici (non sono previsti limiti temporali per questa modalità di accesso).
- Solo fino al 31 dicembre 2024, potranno accedere al concorso i docenti che sono in possesso dei 24 CFU (purché siano stati conseguiti entro il 31 ottobre 2022).
STRUTTURA DELLE PROVE
- Prova scritta con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.
- Prova orale volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico”.
TEMPISTICHE
Come riportano le organizzazioni sindacali, c’è ancora incertezza sulle tempistiche di emanazione dei bandi anche perché a questo punto si deve attendere l’ulteriore autorizzazione del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
CONCORSI ORDINARI
Un’importante precisazione arriva dal sindacato FLC CGIL. Benché spesso si parli impropriamente di concorso straordinario TER, in realtà entrambe le procedure concorsuali (quella per infanzia/primaria e quella per la scuola seceondaria) si configurano come concorsi ordinari, che verranno banditi sia per i posti comuni che per i posti di sostegno.
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