Dott.ssa Antonietta Germanotta
Psicologa e psicoterapeuta familiare
Sito web: https://germanotta.info/
Tel: 329-9785779
Da 4 anni conduco sportelli d’ascolto in Scuole dell’hinterland catanese sia di I che di II Grado (quest’anno in due Istituti Secondari di Secondo Grado del Polivalente di San Giovanni La Punta). Il seguente articolo intende riportare una delle esperienze svolte nel precedente anno scolastico.
Nell’anno scolastico 2017/2018 sono stata affidataria dell’incarico di esperto psicologo indetto presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “Luigi Sturzo” di Biancavilla (CT). Lo scorso anno, infatti, essendo vincitrice del bando ho condotto lo Sportello d’Ascolto dal titolo “Sportello di ascolto scolastico per attività di prevenzione e controllo ansia da stress e rinforzo psicologico nelle prove d’esame”.
Gli esami della scuola secondaria di Primo Grado non rappresentano solamente la conclusione di un ciclo scolastico che traghetterà alle scuole secondarie di secondo grado, ma costituiscono e rappresentano anche la prima volta in cui gli alunni si confrontano con un esame ufficiale e per certi versi articolato. Il timore di sbagliare, di non essere in grado, di non farcela, di agitarsi potrebbe, in taluni casi, rappresentare un ostacolo ed impedire di vivere serenamente l’esame.
Per tale ragione all’interno dell’Istituzione Scolastica suddetta si si sono sostenuti gli alunni, come richiesto, nei giorni degli esami orali. Durante un momento iniziale avvenuto con il Dirigente Scolastico, il prof. Sergio Marra, si è iniziato a definire e prospettare il lavoro da svolgere. Si sono incominciate a delineare le attività che si sarebbero effettuate e si è tentato di programmare gli incontri, come da calendario degli esami orali. E’ stata creata, ad hoc, dal Dirigente Scolastico una cassettina con scritto “S.O.S. ESAMI” con una fessura all’interno della quale ogni alunno, che desiderava essere rinforzato, poteva scrivere il proprio nome, cognome e classe; si è stabilito di posizionare la stessa all’ingresso.
L’iniziativa è risultata un’idea valida e funzionale. Si è svolta “attività di prevenzione e controllo ansia da stress e rinforzo psicologico nelle prove d’esame” e si è fornito supporto ad alcuni alunni delle seguenti classi: E, A, H, C, I, D ed F. Il numero degli studenti che ha usufruito attivamente di tale servizio è stato cospicuo, circa 53. Si sono accolti e sostenuti gli studenti ove necessario, anche prima, durante e dopo gli esami; chi scrive si è resa disponibile anche nei confronti dei genitori e familiari che ne hanno fatto richiesta esplicita. Talvolta, soprattutto dal secondo giorno di presenza in poi, erano gli studenti stessi che sia nello spazio antistante l’ingresso che nei locali interni dell’istituto la chiamavano da lontano o affiancavano, salutandola entusiasticamente, rivolgendosi a lei dicendo “la psicologa dell’anno scorso”, iniziandole a porre quesiti e chiedendole consigli e suggerimenti. Le modalità di svolgimento dei colloqui gruppali sono state simili e le segnalazioni provenivano da parte di uno o più docenti o tramite auto-richiesta. La durata degli interventi è stata variabile, sia in base al numero di colloqui in calendario per ogni singolo giorno che allo stato degli alunni. Dall’inizio del progetto si è fornito ausilio agli alunni che si accingevano ad effettuare il primo esame ufficiale: i loro primi esami di stato. Molti scolari hanno beneficiato dello sportello in modo rilevante ponendo domande, dubbi, chiedendo sostegno ed appoggio; alcuni invece hanno fruito di quello che la scrivente diceva ad alcuni compagni in modo meno attivo, ma pur sempre partecipe, semplicemente ascoltando; potremmo definire questi ultimi “uditori non attivamente partecipanti”. La scrivente stabiliva l’ordine degli alunni con cui parlare in base a chi appariva essere particolarmente agitato o considerando l’imminenza degli esami da sostenere; tali situazioni erano considerate prioritarie. In alcuni casi, così come accennato, sono stati i docenti che hanno chiesto di fungere da stampella, mitigando la tensione, nei confronti di determinati studenti ed in altri proponevano loro di avvicinarsi alla scrivente. In casi specifici la presenza della stessa è stata considerata, e definita, estremamente utile poiché, ad esempio, come riferito da una docente un alunno poco prima di sostenere l’esame le aveva detto “ma devo farlo per forza?”. Dopo aver parlato con la stessa, sempre così come riferito, si è “ricevuto l’input necessario per andarsi a sedere e fare l’esame”.
Gli studenti che hanno beneficiato del servizio alla fine dell’esame hanno ringraziato affettuosamente e alcuni di loro l’hanno fatto anche il giorno successivo poiché recandosi a scuola per assistere agli esami dei compagni volevano nuovamente parlarle ed esternare gratitudine. Tutti i genitori con i quali la scrivente si è relazionata hanno specificato che reputavano l’idea di un supporto agli esami molto valida e verbalizzavano di apprezzarla di buon grado; le chiedevano come mai tale servizio di sportello d’ascolto non fosse stato istituito prima e le dicevano, di loro sponte, che sarebbe stato molto importante durante tutto l’anno scolastico. Si può affermare che soprattutto le mamme con cui si è parlato sfatavano i due miti principali secondo cui “dallo psicologo ci vanno i pazzi” e “dallo psicologo ci vanno le femmine” dimostrando di essere favorevoli a tale servizio. Alcuni alunni, o genitori degli stessi, le hanno chiesto espressamente di poter assistere al proprio esame dicendo che sapere di averla in stanza li “calmava e rasserenava”, e si è pertanto deciso di assistere; altri alunni, invece, subito prima di entrare in classe per sostenere l’esame la cercavano per chiedere “anche solo una semplice parola di supporto”. La scrivente, in taluni casi, scorgeva nei ragazzi insicurezza o poca fiducia in se stessi: probabilmente la possibilità di colloqui durante l’intero anno scolastico, per aumentare l’autostima ed evitare forme di disagio sarebbe risultata funzionale.
In conclusione si può ritenere che l’esperienza di ascolto scolastico sia stata estremamente significativa per gli alunni in quanto la percentuale di fruizione del servizio offerto è stata molto alta ed ha permesso di evidenziare la profondità delle richieste ed il riverbero epistemologico che la psicologia assume in ambio scolastico.
Nonostante non stia a chi scrive commentare, la stessa crede che l’attivazione del suddetto progetto sia stata proficua per quanti hanno deciso di avvalersene, anche in base a quanto esternato da alunni, docenti e genitori con i quali chi scrive si è relazionata ed interfacciata. Gli obiettivi del bando aggiudicatosi si possono ritenere ottenuti; infatti si è lavorato per ridurre, o prevenire, la famigerata ansia per l’esame che si accingevano a sostenere rinforzandoli e rendendoli più sicuri di sé. Si possono intendere raggiunti, pertanto, anche la promozione del livello di autoefficacia percepita e, di conseguenza, un approccio maggiormente sereno alla prova da sostenere, propedeutico ad un miglior esito degli esami di stato.
Si ritiene opportuno ringraziare calorosamente e con stima il Dirigente Scolastico, Prof. Sergio Marra, per la sensibilità, l’attenzione, la presenza e, non meno importanti, la cortesia e la simpatia dimostrate.
Un ringraziamento anche agli insegnanti, ad alcuni in particolare, per la disponibilità esternata ed alla scuola Secondaria di Primo Grado “Luigi Sturzo” di Biancavilla per aver accordato la possibilità di effettuare tale intervento all’interno dell’Istituto.
Catania, 29 maggio 2019 Dott.ssa Antonietta Germanotta