È stata diffusa la bozza del Piano nazionale di Ripresa e resilienza” messa a punto dal Governo per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund. Un capitolo molto importante, a cui sono destinati 19,2 miliardi di euro (il 9,8% del totale dei fondi), è quello relativo al comparto istruzione e ricerca.
Questa missione si concretizza in 2 linee di azione (componenti) per quanto riguarda gli investimenti:
- Potenziamento della didattica e diritto allo studio
- Dalla ricerca all’impresa
Queste due linee di azione saranno accompagnate da una serie di riforme volte a rimuovere i possibili ostacoli alla efficiente attuazione delle varie iniziative di investimento e a rafforzarne la ricaduta attesa sul diffuso ampliamento delle competenze, sull’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo da parte del settore pubblico e di quello privato, sul fluido e tempestivo trasferimento dei risultati della ricerca di base al mondo produttivo.
Tra le riforme indicate vi sono:
- La riforma del sistema di selezione del personale scolastico che, attraverso un intervento normativo, modifichi le attuali procedure concorsuali per integrarle con periodi di formazione e di prova ai fini dell’assunzione del personale scolastico (docenti e dirigenti).
- Introduzione di moduli di formazione continua di dirigenti, docenti e personale ATA (life-long learning), con un sistema di crediti e obbligatorietà della frequenza.
Quindi, tra le riforme che dovrebbero accompagnare le azioni suddette vi è anche quella del reclutamento del personale scolastico. Quello che viene delineato è un sistema che integri il momento della selezione (concorso) con il momento della formazione e prova. Benché si tratti ancora di indicazioni generali, si parla di un sistema non molto dissimile da quelle previsto dal D.lgs 59/2017 nella sua formulazione originaria (il c.d. FIT) che, dopo la procedura concorsuale, prevedeva un periodo iniziale di formazione.
Allo stesso tempo si prevede anche l’introduzione di un sistema di formazione continua di tutto il personale scolastico, con obbligo di presenza e un sistema a crediti formativi sulla scia di quanto già avviene per molte libere professioni.