Dopo la sospensione di ieri sera, è proseguito oggi il confronto fra sindacati e Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca sui provvedimenti in materia di reclutamento e precariato. La sospensione si era resa necessaria per consentire al Ministro verifiche e approfondimenti riguardo agli strumenti legislativi con cui intervenire sulle questioni che i sindacati hanno ribadito.
Da quanto trapela anche nell’incontro di oggi non si è raggiunto pieno accordo al punto da rinviare la questione al prossimo incontro già fissato per martedì 1 ottobre.
I sindacati, nel comunicato relativo all’incontro di ieri avevano avanzato delle richieste ben precise:
- previsione di un concorso straordinario abilitante per il personale docente con almeno tre annualità di servizio a tempo determinato nella scuola secondaria statale
- attivazione di percorsi abilitanti speciali, destinati prioritariamente al personale precario, per docenti con differenti tipologie di requisiti
- proroga delle misure contenute nel decreto cd “dignità” per i docenti con diploma magistrale, al fine di assicurare la continuità didattica nell’anno scolastico 2019/20
- previsione di specifiche modalità di accesso al ruolo di DSGA per gli assistenti amministrativi facenti funzione.
INTESA SUL CONCORSO ORDINARIO E STRAORDINARIO
Ministero e sindacati sarebbero sostanzialmente d’accordo sulla necessità di avviare tempestivamente i bandi dei concorsi (straordinario e ordinario). A tal fine si discute della pubblicare il bando del Concorso straordinario entro novembre ed espletare le procedure concorsuali in tempo per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2020\2021.
Inoltre non sembrano emergere particolari difficoltà per quanto riguarda il concorso straordinario i cui requisiti di accesso e le modalità di svolgimento sono sostanzialmente quelle già precedentemente previste dal c.d. “Decreto Salva precari” approvato nel mese di Agosto.
L’unica vera novità presentata dal Ministro consisterebbe nella esame finale che il docente dovrà svolgere al termine dell’anno di prova dinnanzi al Comitato di valutazione, integrato dalla figura di un componente esterno. Anche tale esame, che dovrebbe consistere nella simulazione di una lezione, dovrebbe avere carattere selettivo.
I POMI DELLA DISCORDIA
Maggiori difficoltà sembrano invece esserci sulle altre componenti del Decreto salva precari, in primo luogo il PAS (Percorso Abilitante Speciale).
È probabile che ciò derivi dalla volontà del ministro, manifestata anche nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, di introdurre elementi di selettività tanto per il concorso straordinario quanto per il PAS.
Ulteriori punti di discordia sembrerebbero derivare dall’assenza nel decreto di misure speciali volte ad assicurare la continuità didattica per i docenti con diploma magistrale per l’anno scolastico 2019\2020 e di misure speciali per l’accesso al ruolo di DSGA per gli assistenti amministrativi facenti funzione.