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Indirizzo Design nei Licei Artistici: chiarimenti [Nota Ministeriale]

Con la nota 4448 del 19 Maggio 2015 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, a seguito delle numerose richieste di chiarimento, ha fornito chiarimenti in merito al piano di studi dell’indirizzo Design nei Licei Artistici e alla conseguente assegnazione delle ore di insegnamento delle discipline caratterizzanti l’indirizzo stesso.

L’articolo 4 del DPR 15 marzo 2010 n. 89, Regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale,  organizzativo  e didattico dei licei,  dedicato al  Liceo artistico, chiarisce  al comma 2 che il percorso di tale liceo si articola, a partire dal secondo biennio, in sei indirizzi, tra i quali l’indirizzo Design. Il successivo comma 3  stabilisce che:

“Gli indirizzi  si caratterizzano rispettivamente per la   presenza dei seguenti  laboratori, nei quali lo studente  sviluppa la propria capacità progettuale:

[omissis]

  1. c. laboratorio del design, articolato nei distinti settori della produzione artistica, nel quale

Lo studente acquisisce le metodologie proprie della progettazione di oggetti”.

Le Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento  dei percorsi liceali, emanate con DI 7  ottobre 2010 n. 211, cosi fissano le Linee generali e competenze comuni alle  due discipline caratterizzanti l’indirizzo (Discipline progettuali design; Laboratorio del design): “Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in  maniera  autonoma, i  processi  progettuali e operativi inerenti al design –   secondo  lo specifico settore di produzione.

Conseguentemente,  nella  sezione  dedicata  agli  obiettivi  specifici  di  apprendimento delle Discipline progettuali  si legge:  “Durante  il secondo biennio si svilupperà la conoscenza  e l’uso  delle  tecniche,  delle  tecnologie,  degli  strumenti,  dei  materiali (distinti  secondo  il settore  di produzione)”;  e in quella· dedicata agli o.s.a.  del Laboratorio: “Il laboratorio di design ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline progettuali design, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche secondo ii settore di produzione.”

Risulta chiaro pertanto che l’indirizzo Design non è da intendersi come indirizzo unico e indifferenziato, ma che esso è articolato in diversi settori di produzione, per consentire ai Licei Artistici di organizzare il proprio piano dell’ offerta formativa “nel rispetto delle proprie specificità  (DPR  89/2010, art.4  c.4)  anche  al fine di corrispondere alle  esigenze  e alle vocazioni delle diverse realtà territoriali.

Nella tabella  1   allegata al DM 29 gennaio 2015 n.39, che individua le materie oggetto di seconda prova negli esami di Stato della scuola secondaria di secondo grado, tali settori sono stati cosi individuati e codificati:

LIA9   DESIGN (METALLI, OREFICERIA E CORALLO)

LIB9   DESIGN  (ARREDAMENTO E LEGNO) LIC9   DESIGN (CERAMICA)

LID9   DESIGN ( INDUSTRIA) LIE9   DESIGN (LIBRO)

LIF9   DESIGN (MODA) LIG9   DESIGN (TESSUTO)

LIH9   DESIGN (VETRO)

A ciascun settore corrisponde una diversa prova d’esame.

É dunque di tutta evidenza che ciascuna classe di Design costituita nei Licei artistici deve corrispondere ad uno solo dei settori di produzione sopra indicati (salvo nel caso residuale in cui si tratti di classe articolata tra due diversi settori di produzione).

La scelta del settore di produzione effettuata dall’istituzione scolastica si riflette naturalmente sulla individuazione delle classi di concorso cui vanno assegnate le discipline di indirizzo. A tale proposito si richiama quanta stabilito nella nota 27 febbraio 2015 n.  6753:  “In  attesa dell’emanazione del regolamento relativo alle nuove classi di concorso, per la determinazione dell’organico di diritto vengono confermate, per le classi dell’intero quinquennio interessate al riordino del secondo ciclo, le classi di concorso di cui al D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998, e successive   modifiche   e   integrazioni,   opportunamente   integrate   e   rivedute.    [ … ]. Gli insegnamenti  che confluiscono in più classi di concorso del vecchio ordinamento devono essere considerati”  atipici”. Pertanto, la relativa attribuzione alle classi di concorso deve avere come fine prioritario la tutela della titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale formazione delle cattedre e la continuità didattica e una volta individuata dovrà essere mantenuta per tutto l’anno scolastico.  [ … ]  Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo, all’articolazione, all’opzione, nonché al curricolo presente nella scuola. Cosi pure in calce alla tabella che riporta il piano degli studi dell’indirizzo Design con le diverse classi di concorso (allegata alla suddetta nota) si precisa:  “N.B. nel definire le classi di concorso occorre fare riferimento ai distinti settori di produzione.

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