Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la nota 12310 del 25 Maggio 2021 relativa alla Costituzione della Rete nazionale delle Scuole con lingua di minoranza come “luogo” di incontro e di confronto permanente sulle questioni didattiche, metodologiche, valutative e organizzative dell’insegnamento delle lingue di minoranza.
La costituzione della Rete nazionale rappresenta un’importante occasione per rilanciare diverse iniziative a sostegno delle istituzioni scolastiche impegnate nello sviluppo dell’insegnamento delle lingue di minoranza.
A tal fine, con nota prot. n. 11875 del 14 luglio 2020 è stato previsto un finanziamento di € 20.000 per la realizzazione di attività di promozione, coordinamento e supporto da parte della Rete nazionale da costituire entro l’anno scolastico 2020-2021
A seguito della valutazione delle candidature presentate degli istituti scolastici del primo ciclo è stata individuato l’Istituto comprensivo “Sabatini” di Borgia (CZ) quale Scuola Polo assegnataria del finanziamento per la gestione amministrativo-contabile della Rete.
I vari uffici scolastici regionali sono stati incaricati di individuare, nella fase di primo avvio, alcune istituzioni scolastiche che saranno invitate ad aderire alla Rete nazionale delle scuole con lingua di minoranza.
La nota sopraindicata raccomanda, nella selezione delle scuole, di tenere conto di criteri quali:
- rappresentanza di tutte le lingue di minoranza presenti nella regione
- rappresentatività del territorio;
- pregresse esperienze nel campo delle lingue di minoranza;
- capacità di coinvolgimento in una rete locale delle altre istituzioni scolastiche del territorio garantendo, specificamente, la rappresentanza di tutte le lingue di minoranza presenti nel Veneto e delle tre province.
La Rete sarà integrata dalle istituzioni scolastiche eventualmente individuate, non appena sarà pervenuto l’elenco delle istituzioni scolastiche del primo ciclo site in territori tutelati dalla Legge 482/1999. Poiché la realtà delle lingue di minoranza è molto diversificata sia in termini di varietà di lingue che di numero delle istituzioni scolastiche, è stato definito, per ciascuna regione, un numero massimo di istituzioni scolastiche che potranno partecipare alla Rete nazionale, tenendo conto delle lingue di minoranza presenti e del numero delle istituzioni scolastiche situate nei territori tutelati dalla Legge n. 482/1999.
Di conseguenza, nelle regioni con un numero di istituzioni scolastiche con lingue di minoranza inferiore a cinque (Basilicata, Campania, Molise, Sicilia, Intendenza ladina di Bolzano) si prevede la partecipazione alla Rete della totalità delle scuole presenti. Nelle regioni con un numero più elevato di istituzioni scolastiche (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Veneto) è definito un numero massimo di istituzioni scolastiche aderenti alla Rete, tendenzialmente proporzionale alle scuole presenti.